Il romanzo distopico di Kazuo Ishiguro, "Non lasciarmi" (Never Let Me Go), pubblicato nel 2005, ha ridefinito i confini della narrativa contemporanea, toccando corde profonde sull'umanità, l'identità e il sacrificio. La trama, ambientata in un'Inghilterra alternativa degli anni '90, ci introduce a Kathy H., Ruth e Tommy, tre amici cresciuti in un collegio apparentemente idilliaco chiamato Hailsham. Tuttavia, sotto la superficie di una vita ordinaria, si cela una verità agghiacciante: gli studenti di Hailsham non sono bambini comuni, ma cloni destinati a un futuro specifico.
La narrazione, filtrata attraverso la voce pacata e riflessiva di Kathy, si svolge in un tempo non ben definito, con continui salti temporali e flashback che costruiscono un quadro emotivo complesso. La scoperta graduale della vera natura della loro esistenza non è un evento improvviso e scioccante, ma un processo lento e doloroso che permea ogni aspetto delle loro vite, dall'infanzia all'età adulta. Ishiguro non fornisce spiegazioni esplicite sull'origine di questo sistema, lasciando il lettore a contemplare le implicazioni etiche e sociali di una simile realtà.